Finché quella donna del Rijksmuseum
nel silenzio dipinto e in raccoglimento
giorno dopo giorno versa
il latte dalla brocca nella scodella,
il Mondo non merita
la fine del mondo.
Wislawa Szymborska
LA LATTAIA, dipinto da Jan Vermeer tra il 1658 e il 1660, è una piccola tela (45x40cm) esposta al Rijksmuseum di Amsterdam; trovo che sia semplicemente meraviglioso constatare come alla fine della sua vita la poetessa delle “piccole cose” abbia incontrato ad un tale livello artistico il pittore che ha saputo “trasfigurare” i gesti e le cose della realtà quotidiana, suggellando così, poeticamente, la sua esperienza terrena, “invitandoci una volta di più a osservare con rinnovato stupore il più piccolo dettaglio del mondo dentro il quale si nasconde, immancabilmente, il miracolo dell’esistenza” (il virgolettato è stato estrapolato ed adattato dal sottoscritto da “la Repubblica.it Archivio”. A proposito, mi sorge irresistibile questa domanda: “Ha mai conosciuto la Szymborska le opere del nostro pittore delle “piccole cose”, Giorgio Morandi?”, probabilmente no, perché in caso contrario ne avrebbe sicuramente scritto nei suoi versi), cogliendo in modo sinteticamente stupendo l’essenza stessa della pittura di Vermeer con quelle parole “nel silenzio dipinto”, probabilmente la definizione più pregnante mai scritta della sua pittura; d’altronde è proprio della Grande Poesia “dire molto con poco…”